Dalla presentazione di Giovanni Quadrio Curzio al catalogo della mostra “Montagne 2002 - Orobie e Retiche nel revival di Aldo Pogliani”, Teglio, chiesa di Sant’Eufemia, set. 2002.
Aldo Pogliani, pittore milanese si presenta per la prima volta a Tirano con questa personale; a me, come tiranese, suo amico ed estimatore ha chiesto di scrivere poche righe di presentazione, cosa di cui gli sono grato e che faccio volentieri in occasione di questa esposizione che segue quella dello scultore Mario Negri in uno dei luoghi più prestigiosi della nostra cittadina. Questo non vuole evidentemente essere un testo critico, né avrei titolo per farlo, bensì la semplice testimonianza di un apprezzamento e del modo con cui mi sono avvicinato alla Sua opera. Pogliani vive e lavora al di fuori di ogni regola e corrente; il Suo lavoro, aiutato da una straordinaria abilità pittorica, nasce liberamente ed allo stesso modo si offre all’occhio dell’appassionato in un rapporto diretto, senza bisogno di mediazioni. La sua lettura è semplice, immediata, così come immediato è l’atteggiamento dell’autore. Per questo credo che il modo migliore di avvicinarsi alla sua pittura sia quello di lasciarsi condurre dalle sensazioni, dal colore, dalla continua variazione dei temi che propone senza preconcetti, senza cercare parentele o somiglianze ma guardandolo con semplicità. Così ho conosciuto la sua pittura ed ho imparato a considerare la sua presenza
come un fatto amichevole, naturale, capace di dare ogni volta una sensazione di piacere, di rinnovare la convinzione che l’espressione artistica, di qualunque tendenza sia, purché cercata con passione, possa dare sempre esperienze nuove e felici.

Giovanni Quadrio Curzio
Studio Murimani