"Walkabout 2" è il tema della mostra personale di Alpo Pogliani che resterà aperta al pubblico sino al 6
luglio nella sala Ligari del palazzo del Governo di Sondrio. Walkabout significa "Carrellata, girare intorno",
un titolo simbolico per questa rassegna che si propone come investigazione linguistica e come rivisitazione
recente – da parte dello sesso artista – del so repertorio pittorico che va dagli anni Sessanta sino ad oggi.
Non si tratta quindi di una vera e propria retrospettiva che consente di seguire l’evoluzione del percorso
artistico del maestro contemporaneo quanto piuttosto di un modo come un altro per mettersi alla prova con
soluzioni alternative, frutto di studio e di ricerca, ma anche di meditazione, di crescita interiore e di
maturità artistica. Protagonista indiscusso domina il colore, in una carrellata di tele di medio e grande
formato, oli e tecniche miste, che confermano non solo una grande passione ma anche vocazione e talento:
dunque pittura. Pogliani, pittore di sintesi figurativa, essenziale, non del tutto immune da tentazioni
estreme che oltrepassano il limite – dai contorni sfumati – che separa il figurativo dall’astratto,
è mante del segno e del colore Pogliani "pittore di ricerca", così come ama definirsi, ha iniziato la usa carriera
artistica da autodidatta, sperimentando diversi linguaggi,
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da a quello neorealista a quello espressionista-astrattto,
informale segnico, spazialista e di tendenza Pop Art.
Ha tentato il compito difficile di conciliare in sintonia la pittura alla grafica, sfruttando soluzioni originali,
in cui tuttavia prevale un senso materico del colore adottato in modo ricco e corposo che fanno emergere chiara la
sua autonomia espressiva.
L’artista, apprezzato anche in campo internazionale, è nato a Milano nel 1936, ha lavorato a Parigi, Sanremo, Milano
e Teglio. Da qualche tempo valtellinese per elezione ha trovato in questa terra motivo d’ispirazione per molte sue opere.
Oggi possiamo ammirarle in questa esposizione sondriese insieme ad una carrellata nostalgica ma creativa di paesaggio,
volti e figure, nature, raffinati grafismi, studi e composizioni alternative, tra cui le più ammirate "Tass-Tra-Rit" - fatte di ritmo,
trame e tasselli – vivono di spazialità, luce e armonia.
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